Conclusioni
Prestazioni |
Prestazioni nella media per il BenQ BL3200PT. Il setting Alto dell’overdrive AMA è quello che riesce a offrire un buon compromesso in tutte le occasioni. |
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Qualità |
Più che buona la calibrazione di fabbrica, ma il contrasto rimane un po’ basso rispetto a quanto indicato. Gli angoli di visione sembrano migliorati rispetto alle precedenti versioni del pannello AMVA e ottima è risultata l’uniformità. |
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Ergonomia |
Stavolta c’è poco da recriminare, anzi. Troviamo tutto quello serve, è di comodo accesso e le regolazioni del sostegno sono semplici da compiere. Le features PiP e PbP non dovrebbero mai mancare su questi prodotti. |
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Prezzo |
Parliamo di circa 600 euro per avere questo BenQ BL3200PT. Tanto? Poco? Giusto? Cerchiamo di darne un’idea nelle conclusioni. |
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Complessivo |
Il 32” 16:9 è tra i monitor più grandi che si possono comprare, anzi, è il più grande se includiamo i nuovi 34” 21:9 che hanno una superficie fisica inferiore, anche se parliamo di poco meno del 5%. Il BenQ BL3200PT riesce a dare un’ottima impressione a tutto tondo, anche se dà il meglio di sé nel suo settore, ovvero quello professionale / desktop. Le modalità di visione strettamente collegate a software di grafica, dimostrano l’attenzione che BenQ riserva a questo campo. Non sfigura neanche in applicativi multimediali, dove l’overdrive AMA è ben bilanciato sul setting Alto e il backlight piuttosto positivo non fa rilevare fastidiosi fasci luminosi quando la riproduzione è scura o durante i film.
Dal lato ergonomico siamo (quasi) completamente soddisfatti. Figurano tutte le connessioni video, linea di ingresso e uscita audio (laterale!), hub USB con le porte in standard sia 2.0 che 3.0 (queste sono laterali!), un lettore di memorie SD (laterale!), il controller esterno per navigare nel menù OSD, pulsanti touch comodi, retroilluminati e con sensore di prossimità, sensore di luminosità ambientale, sensore di prossimità per l’utilizzatore, braccio di regolazione che permette buona libertà e fori VESA per l’eventuale adozione di un sostegno a muro. Vogliamo proprio cercare il pelo nell’uovo? La webcam integrata la potrebbe ricercare un pugno di utenti, quindi non è un problema; anche se questo monitor non è fatto per accompagnarci a fare shopping, una maniglia non sarebbe stata sgradita, viste le dimensioni e il peso. Aggiungiamo anche che la porta HDMI avrebbe potuto essere una HDMI/MHL. D’altra parte in monitor di questo calibro non possono essere assenti modalità quali PiP e PbP per la visione contemporanea di due sorgenti video. Probabilmente il professionista non ne sentirà la mancanza, dato che utilizzerà il solo PC collegato al monitor, ma in ambiente domestico è una funzione utile che non avrebbe causato un particolare sforzo.
Per giudicarne il prezzo bisogna fare un po’ di considerazioni. Con il debutto delle soluzioni 4K da 3840x2160 pixel, definire la WQHD una risoluzione elevata non è più così in voga, dato che è 2,25 volte inferiore, ma parliamo di quasi una superficie di lavoro di 1,8 volte maggiore di quella Full HD. In aggiunta, il prezzo tra le due soluzioni è molto vicino. Il BenQ BL3200PT ha un costo che si aggira sui 600 euro e i nuovi monitor da 28” 4K, con pannello però TN ed è bene ricordarlo, si posizionano intorno a questa fascia di prezzo. Potrebbe dunque essere più corretto confrontare tale soluzione ai vari monitor IPS/PLS da 27” sempre con risoluzione WQHD; questi, perdendo 5” di diagonale, con tutto ciò che ne consegue, costano circa 100 euro in meno. Considerando tutto quello che offre, il prezzo è onesto e magari si può sperare in uno street price più aggressivo.
Il BenQ BL3200PT vuole essere la scelta verso chi desidera avere una buona risoluzione senza rinunciare alla comodità nella lettura. E poi diciamolo pure; giocare su un 32” WQHD è una goduria pazzesca!
Pro:
- fedeltà a default
- ergonomia
- backlight
Contro:
- modalità PiP e PbP assenti
Si ringrazia BenQ per il prodotto fornito in test.
Andrea Fanfani
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