Conclusioni e prospettive future
L’architettura Llano è molto di più che una fusione di una CPU di classe Propus e una GPU di classe Redwood.
Sono state implementate svariate tecniche di risparmio energetico e una infrastruttura hardware e software capace di sfruttare le sinergie possibili quando due componenti sono integrati nello stesso chip.
Il rapporto prestazioni/consumo a livello di piattaforma è incrementato sia rispetto alle precedenti piattaforme AMD, sia rispetto alla piattaforma concorrente, soprattutto considerando le applicazioni che si avvalgono della accelerazione della GPU.
Il compromesso sull’occupazione del chip è a favore della parte grafica nella architettura AMD, dove quest’ultima può vantare maggiore esperienza e know-how derivata dall’acquisizione di ATI.
D'altronde il trend futuro, grazie anche alla promozione del GPGPU, è di sempre un maggiore uso del processore grafico anche per compiti non strettamente ludici.
Il motivo principale è la grande capacità di calcolo delle GPU, unita a un consumo tutto sommato accettabile, che rende il rapporto prestazioni/consumo particolarmente favorevole.
Ciò non significa che le CPU saranno abbandonate, poiché esistono compiti in cui esse sono più efficienti delle GPU.
Una integrazione spinta tra questi due elementi è auspicabile e il futuro va in questa direzione: l’architettura Bulldozer sgancia in modo più marcato la FPU dal resto del core, preparando il terreno per un possibile futuro uso delle unità GPU come coprocessore matematico.
Il tassello mancante è l’unificazione dello spazio di indirizzamento tra CPU e GPU, che in Llano è implementato a livello di driver, ma che con le successive architetture dovrebbe essere implementato ad un livello ancora più basso.
Una volta implementate tali funzionalità, il termine Fusion coglierà in pieno l’essenza della strategia AMD.
Marco Comerci
Test sulle CPU effettuati da Angelo Ciardiello